Pagine inserite dal 1° ottobre al 30 novembre 2012
Pier Paolo Pasolini e i suoi rapporti con il Partito comunista italiano. - Come sono diventato marxista? / Ebbene… andavo tra fiorellini candidi e azzurrini di primavera, / quelli che nascono subito dopo le primule, / – e poco prima che le acacie si carichino di fiori, / odorosi come carne umana, che si decompone al calore sublime / della più bella stagione...
Pier Paolo Pasolini, “Sviluppo e progresso”- Inedito, ora in Walter Siti, a cura di, Pasolini. Saggi sulla politica e sulla società [Scritti corsari] ed. Meridiani Mondadori, Milano 1999. - Ci sono due parole che ritornano frequentemente nei nostri discorsi: anzi, sono le parole chiave dei nostri discorsi. Queste due parole sono «sviluppo» e «progresso». Sono due sinonimi? O, se non sono due sinonimi, indicano due momenti diversi di uno stesso fenomeno? Oppure indicano due fenomeni diversi che però si integrano necessariamente fra di loro? Oppure, ancora, indicano due fenomeni solo parzialmente analoghi e sincronici? Infine; indicano due fenomeni «opposti» fra di loro, che solo apparentemente coincidono e si integrano? Bisogna assolutamente chiarire il senso di queste due parole e il loro rapporto, se vogliamo capirci in una discussione che riguarda molto da vicino la nostra vita anche quotidiana e fisica.
Maddalena Crippa legge Pier Paolo Pasolini. Paolo Schianchi, chitarra. - Il mio tributo alla parola poetica di Pier Paolo Pasolini, si compone di due blocchi di poesie tratte da varie raccolte: Poesia in forma di rosa - Le ceneri di Gramsci - Trasumanar e organizzar- Poesie disperse II - La religione del mio tempo…
Mathias Balbi, Pasolini Sade e la pittura. – “Il mio gusto cinematografico non è di origine cinematografica, ma figurativa. Quello io ho in testa come visione, come campo visivo, sono gli affreschi di Masaccio, Giotto - che sono i pittori che più amo, assieme a certi manieristi (ad esempio il Pontormo). E non riesco a concepire immagini, paesaggi, composizioni di figure al di fuori di questa mia iniziale passione pittorica, trecentesca, che ha l'uomo come centro di ogni prospettiva. Quindi, quando le mie immagini sono in movimento un po' come se l'obiettivo si muovesse su loro sopra un quadro, concepisco sempre il fondo come il fondo di un quadro, come uno scenario, e per questo lo aggredisco sempre frontalmente [...]” (Pier Paolo Pasolini).
Pier Paolo Pasolini e la lunga strada di sabbia, estate 1959. - Estate 1959. Pier Paolo Pasolini percorre la costa italiana al volante di una Fiat Millecento. Le suggestioni, gli odori e le miserie di quel viaggio nell’Italia del dopoguerra diventarono un reportage di grande bellezza (“La lunga strada di sabbia”) pubblicato dalla rivista “Successo”, diretta da Arturo Tofanelli.
Pasolini dialettologo, di Franco Onorati. - Sono molteplici le direzioni lungo le quali Pasolini ha svolto il suo impegno di studioso della letteratura dialettale: certo, il più noto resta il volume Poesia dialettale del Novecento (Guanda 1952), curato assieme a Mario dell’Arco; al quale egli fece seguire tre anni dopo, sempre per lo stesso editore, la compilazione del Canzoniere italianoo Antologia della poesia popolare italiana.
L’ombra dell’Altro: un itinerario nel cinema di Pier Paolo Pasolini, di Alessandro Barbato. - Sono trascorsi quasi trent’anni dalla morte, tragica ed assurda, che colse Pier Paolo Pasolini ad Ostia la notte tra il primo ed il due di novembre del 1975. Trent’anni che hanno visto crescere la già ricca bibliografia pasoliniana in maniera vertiginosa, con un fiorire di titoli che hanno di volta in volta privilegiato i diversi aspetti dell’opera di uno degli autori più affascinanti e discussi della nostra storia recente.
Gemellaggio pasoliniano tra Casarsa e Idrija (Slovenia). - A cura del Centro Studi Pasolini di Casarsa, Idrija, 19-20 ottobre 2012. Nel nome di Pasolini un ideale gemellaggio unisce le comunità di Casarsa e della slovena Idrija, con la complicità del Centro Studi casarsese dedicato al grande poeta e intellettuale friulano. In entrambi quei paesi Pier Paolo trascorse gran parte della sua “meglio gioventù”…
Attualità di Pasolini corsaro. - A Praga, un evento organizzato dall'Istituto Italiano di Cultura - Italský kulturní institut Praha, 24 ottobre 2012, ore 17,00 - Cappella barocca dell'Istituto sotto l'Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica Italiana.
"Garbatella". Viaggio nella Roma di Pier Paolo Pasolini. - Di e con Julia Borretti e Titta Ceccano, musiche in scena Roberto Caetani, regia Julia Borretti. - Dal 16 al 21 ottobre 2012, Teatro Ambra Alla Garbatella.
Tarquinia: "Cin’è Musica Concerto" - Cinema e musica per l’autunno tarquiniese. La sala consiliare del palazzo comunale tornerà a ospitare nelle domeniche di ottobre, novembre e dicembre (ore 16.30, ingresso libero) “Cin’è musica e concerto”, la rassegna ideata da Dino Alfieri, Pino Moroni e Piero Nussio e organizzata dall’Assessorato alla Cultura.
L’eresia alla rovescia nel «Decameron» di Pier Paolo Pasolini, di George Popescu. - "Orizzonti culturali italo-rumeni", rivista interculturale bilingue, n. 10, ottobre 2012, anno II.
Verona. “Orgia” di Pier Paolo Pasolini. - 1968, Laura Betti e Luigi Mezzanotte in "Orgia" nell'allestimento di Pier Paolo Pasolini. A Verona, Teatro Laboratorio, dal 19 ottobre 2012 ritorna Orgia, primo dramma teatrale di Pier Paolo Pasolini, da Pasolini stesso allestito nel 1968. Regia di Isabella Caserta e Francesco Laruffa anche protagonisti. Produzione Teatro Scientifico-Teatro/ Laboratorio.
Pasolini, "Lettere luterane", di Federico Sollazzo. - «Periodico Italiano webmagazine». - Lettere luterane è il volume che raccoglie i testi che Pier Paolo Pasolini pubblicò nel 1975 (l’ultimo anno della sua vita) sul “Corriere della Sera” e sul “Mondo”; i temi trattati, che delineano una lucida analisi (politica, economica, culturale, antropologica) della società italiana, sono molteplici, e sono stati pertanto divisi in due sezioni, denominate dallo stesso autore “Gennariello” e “Lettere luterane”.
Appunti sulle opere romane di Pasolini, di Federico Sollazzo. - I due romanzi Ragazzi di vita (1955) e Una vita violenta (1959), insieme ai film Accattone (1961) e Mamma Roma (1962), rappresentano la descrizione, e con essa l’analisi, che Pasolini fa del mondo delle borgate romane. Per comprendere queste opere è necessario inserirle all’interno del complessivo pensiero pasoliniano, si rischiano altrimenti dei fraintendimenti, come ad esempio, quello di ritenere il mondo del sottoproletariato un che di negativo, il mondo borghese un che di positivo ed il percorso dall’un mondo all’altro, come un percorso migliorativo, di salvezza, anziché intendere, con Pasolini, come il mondo del sottoproletariato sia una dimensione, pur con tutti i suoi difetti, nella quale l’uomo può essere ancora “puro”, “ingenuo”, mentre il mondo borghese offre un miglioramento delle condizioni materiali di vita, pagato con la perdita di tale purezza e ingenuità, trasformate in (dis)valori consumisti, perbenisti, utilitaristi.
Ma Pasolini avrebbe potuto realmente essere interessato a FB?, di Angela Molteni. - Facebook è come tutto internet, cioè una pubblica piazza. Dove si può trovare un autentico amico, benevolo e sincero, così come tanti che non hanno nulla da dire ma sono lì forse soltanto perché considerano di moda esserci. E' un insieme di individualità che si mettono in mostra spesso senza aver nulla di interessante da mostrare, meno che mai da scrivere. Non è una cosa bella. Molti scherzano sul fatto che Facebook crei dipendenza, ma è vero. L'ironia sta nel fatto che è considerato un social network, mentre in realtà è uno strumento che, lentamente e quasi senza che ci se ne accorga, rende maggiormente asociali.
Pier Paolo Pasolini,Le ceneri di Gramsci, in Le ceneri di Gramsci, Poemetti (1957), in Pier Paolo Pasolini, Tutte le poesie, I, Meridiani Mondadori, Milano 2003. - Non è di maggio questa impura aria / che il buio giardino straniero / fa ancora più buio, o l'abbaglia / con cieche schiarite...
Claudio Rampini commenta "Vittoria" di Pier Paolo Pasolini. - Vittoria, in Poesia in forma di rosa(1964), Appendice 1964, in Pasolini. Tutte le poesie, Meridiani Mondadori, Milano 2003. – “Oggi, in questa giornata di Aprile in cui si celebra la Vittoria sul Fascismo, mi turba un furore nuovo: avverto il bisogno impellente di avere tra le mani una pistola o un fucile. Io, che non ho avuto altre armi che quelle del pensiero, perché la violenza è la negazione stessa di ogni ragione e del pensiero stesso, in questa mattinata grigia mi ritrovo ad incitare alla lotta ed alla rivolta. Farà senz'altro sorridere questo mio gridare dalla barricata, ora, in questa giornata celebrativa noiosa e monotona come tutte le commemorazioni, così che questo giorno non ha più niente di speciale rispetto ad un altro” (Pier Paolo Pasolini).
Roma RIParte: “Si l’ammore no” e “XXX Pasolini”, di Pietro Dattola. - Con una intervista di Pietro Dattola a Fabio Massimo Franceschelli. - Doppio appuntamento serale al Piccolo Eliseo, con due spettacoli strutturalmente simili, dall’argomento molto diverso e accomunati dall’essere stati entrambi finalisti, in diverse edizioni, del noto Premio Dante Cappelletti.
Orizzonti del sacro. Mostra ospitata a Casa Colussi dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini a Casarsa della Delizia. - E' proseguita a Casarsa l’investigazione intorno al sacro. Si intitola infatti Orizzonti del sacro la mostra ospitata a Casa Colussi (apertura nei fine settimana e chiusura il 14 ottobre 2012) che, per la cura del critico d’arte Fulvio Dell’Agnese, costituisce una sezione della rassegna “Terre dell’uomo”, che ogni anno, col sostegno della Regione Fvg, intende perlustrare i rapporti tra il Friuli e una diversa regione italiana.
"Pasión y muerte de Paolo Pasolini"(Bolonia, 5/3/1922- Ostia 2/11/75), de Héctor Berenguer. – I. Era día de todos los santos y no había mucha gente, él le ofreció veinte mil liras. Amaba a esos muchachos de la vida que ofrecen sexo con un nombre de guerra. El elegido se llamaba Pino Rana, como podía llamarse Rocco, que ahora debe andar por la Vía Ostiense que conduce a la costa, o cualquier otro de los tantos, con falso cinturón D&, falso Rolex, falsos Rayband y falsa identidad y que aún caminan con amor homicida, junto a la basílica de San Pablo o al Capitolio, en la cercanías del templo de Júpiter o como tu amor ocasional, donde el Tíber se convierte en la Fiumara Grande.
Sulla torre di Pier Paolo Pasolini alla ricerca dei segreti perduti. - Il poeta che visse lunghi periodi a Chia, «il paesaggio più bello del mondo». - «Ebbene, ti confiderò, prima di lasciarti, / che io vorrei essere scrittore di musica, / vivere con degli strumenti / dentro la torre di Viterbo che non riesco a comprare,/ nel paesaggio più bello del mondo…», scriveva Pier Paolo Pasolini nel 1967 nel finale del poema autobiografico Poeta delle Ceneri. La torre di Viterbo è in realtà la Torre di Chia, o castello di Colle Casale, vicino a Bomarzo, che Pasolini riuscì ad acquistare tre anni dopo.
Omaggio al cinema di Pier Paolo Pasolini alla Sociedad Friulana de Buenos Aires in occasione del 90º anniversario della nascita del regista. - Consolato Generale d'Italia a Buenos Aires. - La Società Friulana di Buenos Aires, in collaborazione con la cattedra di Letteratura delle Arti Combinate II, il Dipartimento d’Arte della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Buenos Aires ed il gruppo UBACyT, festeggia il 90º anniversario della nascita del regista Pier Paolo Pasolini attraverso una rassegna cinematografica delle sue maggiori opere.
Quattro giorni dedicati a Pasolini al Circolo degli Artisti di Roma. - Nel 2012 Pier Paolo Pasolini avrebbe compiuto 90 anni e senza dubbio avrebbe continuato a stimolare le nostre coscienze. A 37 anni dalla sua morte la rassegna Genius Loci. Pasolini per esempio... si è proposta di delineare un inedito percorso fisico e semantico, che ha rivisitato i luoghi di Roma scelti e vissuti dall'artista, in particolare di quelli che un tempo furono l'estrema periferia e borgata romana (Pigneto, Tor Pignattara, Mandrione, Certosa, Don Bosco) e da cui Pasolini iniziò la sua scoperta del sotto-proletariato urbano non appena giunse nella capitale.
Roberto Roversi. Il ricordo dal Centro Studi Pasolini di Casarsa. - Si è spento il 14 settembre 2012 nella sua dimora di Bologna il poeta e scrittore Roberto Roversi, noto per l’acume critico e per la poliedrica produzione letteraria, saggistica e poetica.
Poker d’Assi, di Pier Paolo Segneri. - Lo ammetto: ho in mano un Poker d’Assi. Ci sono quattro scrittori che rappresentano i quattro punti cardinali della letteratura italiana del secondo Novecento. Insieme o separati, questi quattro grandi autori, sono l’azimuth con cui poterci orientare per uscire finalmente dalla crisi politica di questi anni. Sono Pier Paolo Pasolini, Leonardo Sciascia, Italo Calvino e Carlo Emilio Gadda. Sono da leggere e rileggere.
Quando la carta parla. La lettera di Pasolini, di Pasquale Placanica. - Leggendo la lettera che Pier Paolo Pasolini scrisse a Maria Franco nel 1970, più delle parole, mi ha colpito l’immagine. Scritta a macchina, magari con una gloriosa Lettera Olivetti, firmata a mano, con un inchiostro blu. I caratteri quasi incerti, più chiari o più scuri a seconda del nastro, una S maiuscola sfalsata rispetto agli altri caratteri, una correzione a penna, due virgole aggiunte successivamente... E la carta, un foglio di carta Fabriano, con la filigrana trasparente.
... lui aveva detto tutto e scritto tutto..., di Sergio Citti. - "Quando scriveva, per Pier Paolo era sempre una grande sofferenza. All’ultimo però aveva un po’ di filosofia, aveva capito che era inutile, ormai. Io Pier Paolo, che lo conoscevo da tanti anni, non l’ho mai visto così felice e che amava la vita come l’amava prima di morire. Il contrario del fatto che tutti ‘sti uccellacci che gli girano intorno, tutti ‘sti becchini, che dicono che lui voleva morire. Non è vero per niente. Assolutamente…
La voce di Pasolini (Film e libro, Feltrinelli Editore, 2006) di Matteo Cerami e Mario Sesti, di Angela Molteni. - «Durante il recente festival internazionale del cinema che si è svolto a Cuba, ho visto un ottimo documentario su Pasolini realizzato dal giovane Matteo Cerami, in cui le immagini, per quanto forti e suggestive, sono messe al servizio delle parole, dei testi scritti, di tutto quello che Pasolini ha detto e voleva che fosse ascoltato e letto. Per Pasolini l’arte era un mezzo di comunicazione morale e politica, lo stile era un strumento, a volte provvisorio e semilavorato, per trasmettere un messaggio e dialogare con i contemporanei». (Alfonso Berardinelli, dicembre 2005).
Pasolini e Pascoli, poesia in forma di laurea. "Antologia della lirica pascoliana. Introduzione e commenti". - Nel ' 45, il futuro scrittore di "Una vita violenta" discuteva la sua tesi. Il 12 dicembre 1993 l'Università di Bologna ha ricordato il suo celebre studente. Libero dagli schemi universitari (e invece ricco degli insegnamenti di due grandi eccentrici come Contini e De Robertis), il giovane Pier Paolo dichiarava di sentirsi legato da "una fraternità umana" all'autore di "Myricae". In cui scopriva un precursore del suo "sperimentalismo linguistico". Una bella tesi, ma per essere pubblicata ha dovuto aspettare cinquant’anni.
Al Centro Elis omaggio a Pier Paolo Pasolini. - Nel 90esimo della nascita dello scrittore, proiettata un'intervista a don Angelicchio, fondatore del Centro cattolico cinematografico, sui retroscena de "Il Vangelo secondo Matteo".
Canto popolare. Parole e suoni per Pier Paolo Pasolini. - Maddalena Crippa inaugura la stagione di Akrópolis.13. - Teatro Club Udine.
Cinema: Pasolini e 'La rabbia' conquistano gli algerini. - Opera scelta per aprire rassegna documentaristica a Béjaïa. - L'epopea dell'Indipendenza algerina, fatta di atti di eroismo e di violenza, dimenticando per un istante le casacche che indossavano i suoi protagonisti, resta molto viva nella coscienza di un Paese che è ancora alla ricerca di una pace vera entro i suoi confini, ancora oggi segnati da atti di terrorismo. Ma l'Indipendenza e le celebrazioni che si stanno susseguendo quest'anno hanno restituito all'Algeria la coscienza civile, che si manifesta anche con una serie di manifestazioni artistiche, magari con protagonisti 'scomodi' dell'intellighenzia mondiale. Come lo è stato Pier Paolo Pasolini, che, cinquant'anni fa, tanti quanti ne sono passati dall'affrancamento dell'Algeria dalla Francia, con ''La rabbia'' descrisse il mondo e i suoi cambiamenti, la voglia di ribellarsi a un destino apparentemente già scritto.
Il Processo subìto, di Paolo Falossi. - Paolo Falossi ha scritto a "Pagine corsare": «Quello che segue è un mio scritto su Pasolini che ho preparato un po' di tempo fa per un esame di Letteratura italiana contemporanea. La prof. Carla Benedetti, che ha scritto molto su Pasolini, tra le altre cose il famoso saggio Pasolini contro Calvino, si è complimentata asserendo che si tratta di un lavoro molto ben fatto che meriterebbe di essere pubblicato. Lo propongo al sito web dedicato a Pier Paolo Pasolini».
Andrea Carnevali, Lectura crítica de libros: Pier Paolo Pasolini, "Scritti corsari", Milano, Garzanti, 1990, Cuadernos de Filología Italiana, 2010, vol. 17. - Gli articoli e i documenti di Pier Paolo Pasolini, raccolti in Scritti corsari, sono testi che rivelano ancora una volta l'attenzione del grande scrittore per il suo paese… È il Pasolini analista della degradazione antropologica e dell'apocalisse futura. In questo senso i documenti entrano a fare parte di una linea di ricerca positiva, nonostante segua una linea critica polemica per l'apparente progresso ottenuto dall'Italia e dai giovani del '68. La nazione - alla metà degli anni Sessanta - entrava in un vortice di cambiamenti, senza però modificare radicalmente il proprio assetto istituzionale.
Petrolio la bomba di Pasolini, di Gianni D’Elia. – Il romanzo postumo di Pasolini, Petrolio, scritto tra il 1972 e il giorno della sua esecuzione (nella notte tra l’l e il 2 novembre del 1975), è come una bomba che non è esplosa. È stata disinnescata dal suo delitto, pubblicata diciassette anni dopo, quasi sicuramente monca, con un intero “paragrafo” che è volato via ed è stato fatto brillare altrove, dove i Lampi sull’Eni non hanno fatto rumore, né vera luce. La bomba di Pasolini era la verità, la sua ricerca del filo nero che dalla morte per attentato di Enrico Mattei conduce alla strategia delle stragi degli anni più bui dell’Italia.
Pilade, una tragedia per Antonio Latella. - Il grande apologo di Pasolini sulla storia italiana recente e sui conflitti fra tradizione e modernità, in una lucida ed emozionante messa in scena prodotta dal Teatro Out Off.. - Piladeè una delle sei tragedie che Pasolini scrive a partire dal 1966: sei opere di straordinaria concezione sia per la densità della parola (in versi), sia per la problematicità dei temi trattati, sia per l'innovativa concezione stessa del teatro, da lui pensato come luogo di diretto e intenso confronto poetico e intellettuale con lo spettatore.
Dopo Ostia: il ritorno alla terra di un senza patria, di Giuseppe Frangi. - Mi è capitato di passare da Casarsa della Delizia, paese dal nome stupendo, sulla strada tra Pordenone e Udine. Fermarsi qui è un po' un obbligo... C'è ancora la sua casa, diventata oggi un centro studi dove sono conservati anche alcuni suoi disegni giovanili. E nel piccolo cimitero c'è anche la sua tomba. Una semplice lastra quadrata di pietra con inciso il nome; a fianco c'è la tomba dell'amatissima madre Susanna.
La morte pasoliniana di PPP, di Matteo Tassinari. - La morte di Pier Paolo Pasolini, di cui il 2 novembre 2012 ricorrerà il 37esimo anno dalla sua tragica morte, e immagino senza particolari celebrazioni, è una morte molto pasoliniana. Aveva appena scritto “Il fiore delle Mille e una notte”, 1974. Normale, piccolo borghese, era il quartiere dove abitava, così come la sua casa, con i centrini sotto i vasi di fiori, i ninnoli, i comodini e tutto quanto…
Pier Paolo Pasolini, Il Fiore delle Mille e Una Notte. Recensione di Darius. - L'eclettica genialità e l'affascinante verve provocativo-alternativa di Pasolini lo hanno condotto, come è alquanto risaputo, non solo a tante, troppe sventure giudiziarie (colmate persino post-mortem con l'agghiacciante Salò), non unicamente al mesto disdegno della schizzinosa aristo-borghesia radical chic della Prima Repubblica, ma soprattutto alla sua tragica scomparsa.
E Pasolini mise a nudo Milano. - Geniale e corsaro questo estratto di Pasolini su Milano, ripubblicato dal Corriere (è un testo del 1961, che uscì su Paese Sera). - «… una città con una sua grandezza rosminiana confinata nei topai illustri della città. Su questa Milano – che permane, permane – si è sovrapposta prima la Milano della borghesia capitalistica fascista, più provinciale ancora, biecamente sfruttatrice, celebre per il suo cattivo gusto: e poi la Milano della borghesia neocapitalistica, con visuali europee, comprensiva della fatica degli sfruttati, e celebre per il suo buon gusto» (notazione interessante: il buon gusto indiscutibile – basta guardare quel che design, architettura e moda hanno saputo produrre a Milano: forse non c’è città che abbia prodotto tanto buon gusto al mondo – non ha contaminato i modelli di vita.
Pasolini a Catania. "La città è una Gomorra feroce", di Silvestro Livolsi. - Nel 1973 lo scrittore-regista venne in Sicilia per i sopralluoghi de "Le mille e una notte" ma rimase deluso dalla perdita di identità soprattutto da parte dei giovani. E su "Playboy" espresse la sua critica. "Giovani impazziti o ebeti o nevrotici vagano per le strade coi capelli irti o svolazzanti Sono paghi dell´imitazione perfetta di un'altra cultura"
PPP. Una polemica inversa. Omaggio a Pier Paolo Pasolini. Dal 30 ottobre al 9 dicembre 2012. - Mostra d’arte contemporanea ispirata alla poesia di Pier Paolo Pasolini. - Al centro del progetto l’opera poetica di Pasolini, undici componimenti in versi tratti da Le ceneri di Gramsci, La religione del mio tempo, Poesia in forma di rosa, Trasumanar e organizzar, saranno rielaborati creativamente da due generazioni diverse di artisti, alcuni fra i più importanti pittori, scultori e fotografi operanti nel panorama italiano e internazionale.
Cerimonia pasoliniana a Idrija (Slovenia), Idrija, venerdì 19–sabato 20 ottobre 2012. - Intensa emozione nella cittadina slovena di Idrija, patrimonio Unesco per la memoria delle miniere di mercurio, dove lo scorso fine settimana è stato suggellato un vero patto di amicizia con il Friuli e il Comune di Casarsa. Ciò grazie a Pier Paolo Pasolini, il grande poeta friulano che infatti, da bambino, abitò con la famiglia tra il 1930 e il 1931 a Idrija, allora italiana, frequentandovi la quarta elementare in una classe affollata di 42 bambini.
Cinema e fede. Centro Sperimentale di Cinematografia Cineteca Nazionale. Cinema Trevi - Appuntamenti di Ottobre: 23.10.2012 – 31.10.2012. - Nell'ambito della rassegna saranno proiettati i film di Pier Paolo Pasolini “La ricotta” e “Il Vangelo secondo Matteo”, il quasi introvabile “I Magi Randagi” di Sergio Citti ed altre pellicole di notevole interesse.
Pasolini e il teatro, a cura di Stefano Casi, Angela Felice, Gerardo Guccini (ed. Marsilio/Quaderni del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, 2012), in collaborazione con Fondo Pasolini-Cineteca di Bologna e Cimes-Università degli Studi di Bologna. - Teatro come meteora di scrittura circoscritta ed episodica. Oppure teatro come stella fissa, che illumina anche il resto della costellazione. Non da ora si muove tra queste posizioni paradossalmente divergenti il dibattito critico intorno al rapporto tra Pasolini e il teatro, sullo sfondo e all’interno di una straordinaria officina letteraria, segnata dall’onnivora esuberanza verbale e dalla sperimentazione trasversale a più generi espressivi.
Haikai dei rimorsi: Pasolini e il genere Haikai, di Patrizia Dughero. - Nel mese di novembre 2011 alla Cineteca di Bologna ho avuto la fortuna di assistere alla presentazione organizzata dal Dipartimento di Italianistica, di un testo a dir poco entusiasmante: “L’esperienza friulana di Pasolini, Cinque studi” e di incontrare nuovamente il suo autore, Hideyuki Doi, che anni addietro mi aveva acceso barlumi attorno all’haiku. Doi ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Italianistica presso l’Università di Bologna e ora insegna Lingua e Letteratura italiana in diversi atenei giapponesi.
Sviluppo e progresso - Coscienza tecnologica, di DomenicoTalia. - Negli ultimi due secoli, in un simbolico percorso iniziato dalla Rivoluzione Francese e finito con la caduta del Muro di Berlino, sono state certamente le lotte sociali e i conflitti di classe il motore principale delle trasformazioni collettive, ed in molti casi del progresso delle nazioni, sia nel mondo occidentale, sia in quello orientale. Nel nostro tempo, all’inizio di un nuovo millennio, non è affatto chiaro chi e cosa veramente determini il cambiamento e il progresso sociale.
Gli anni di "Officina", di Roberto Roversi. - Quando nell’aprile del 1955 esce a Bologna il primo fascicolo della rivista “Officina”, Nehru è il premier indiano, Nasser è il primo ministro egiziano, Molotov è (ancora) ministro degli Esteri sovietico, Einaudi è il presidente di codesta Repubblica...
L'ultima intervista, di Alessandro Leogrande. - «Siamo tutti in pericolo», disse Pier Paolo Pasolini a Furio Colombo, nell’intervista che gli concesse poche ore prima di essere ammazzato all’Idroscalo di Ostia la notte del 2 novembre 1975 e che poi venne pubblicata su La Stampa-Tuttolibri. «Voglio dire fuori dai denti: io scendo all’inferno e so cose che non disturbano la pace di altri. Ma state attenti. L’inferno sta salendo da voi». C’è chi ha visto in queste frasi una prefigurazione della propria morte, una lucida accettazione dei rischi delle proprie notturne discese negli inferi dei suburbi romani. Ma in fondo è un’interpretazione forzata, priva di fondamenti reali. Al di là di come sono andate le cose o Ostia (e lo stesso Pelosi ha contribuito a ingarbugliare le ricostruzioni), Pasolini è stato ammazzato barbaramente, non si è suicidato. Né è andato incontro a qualche surrogato del destino.
Sergio Citti racconta..., di Angela Molteni. - Tre video dal titolo "Sergio Citti racconta (2001: prima, seconda e terza parte)", autore dei video Angelo Di Natale, marzo 2011. - Mi ha colpito molto e mi è piaciuta immensamente la naturalezza con cui Sergio Citti parla di Pasolini in questi tre splendidi video. Particolarmente mi ha toccato il modo in cui Sergio Citti narra di come abbia sentito se stesso cambiare da quando aveva conosciuto Pasolini, e non tanto perché quest'ultimo gli "insegnasse" consapevolmente qualcosa ma perché era spontaneo, naturale - vivendogli accanto - adottarne i comportamenti, i modi di interpretare la vita e di leggere la realtà, anche politica, del nostro Paese.
Grzegorz Jarzyna: Pasolini był prorokiem konsumpcjonizmu. - O zbiorze tekstów kontrowersyjnego włoskiego twórcy - "Po ludobójstwie" - rozmawiali w Dwójce badacze, tłumacze oraz interpretatorzy jego niezwykłego intelektualnego dorobku.
Grzegorz Jarzyna: Pasolini era un profeta del consumismo. - Una raccolta di testi del controverso artista italiano - "Dopo il genocidio" ricercatori, traduttori e interpreti hanno parlato delle sue straordinarie conquiste intellettuali.
2 NOVEMBRE 2012 - COMMEMORAZIONI
Pier Paolo Pasolini, La Vita, La Morte
Per il 2 novembre 2012, a trentasette anni dalla barbara uccisione di Pier Paolo Pasolini, "Pagine corsare" dedica come sempre un omaggio particolare allo scrittore-regista. Un omaggio che accompagna idealmente quello, reale, che verrà posato il 2 novembre da tante mani affettuose sulla tomba del Poeta a Casarsa della Delizia, nell'amato Friuli. E che integra quello di migliaia di donne e di uomini che, in questi ultimi trent'anni, hanno scelto di conoscere, attraverso le sue opere, lo scrittore, il saggista impegnato, il regista: il grande uomo e l'impareggiabile artista.
attraverso le quali, negli anni, molti hanno ricordato Pier Paolo Pasolini con affetto e partecipazione nell'anniversario della sua tragica scomparsa. Qui di seguito sono elencate le pagine con le quali pasolini.net e pasolinipuntonet.blogspot.com lo ricordano il 2 novembre 2012. Un grande, ideale abbraccio a tutti coloro, che negli anni, si sono sempre più frequentemente avvicinati alla figura e soprattutto all'opera del grande scrittore-regista (A.M.).
2 novembre 2012. Ricordo di PPP, Casarsa della Delizia / Cimitero. - I Comune di Casarsa della Delizia, con le Istituzioni del Friuli Venezia Giulia e i responsabili del Centro Studi Pier Paolo Pasolini, renderanno omaggio a Pasolini con un momento di silenzioso raccoglimento sulla tomba del poeta nel cimitero di Casarsa, che ne custodisce le spoglie accanto a quelle della madre Susanna, del fratello Guido, del padre Carlo Alberto e dei familiari di casa Colussi.
PPP Una polemica inversa. Omaggio a Pier Paolo Pasolini a cura di Flavio Alivernini. La mostra di Roma è il tentativo di ricordare e rendere omaggio, attraverso la comunione fra poesia e arte, alla figura di uno fra i più grandi intellettuali del novecento europeo: Pier Paolo Pasolini. La mostra inaugurata il 30 ottobre 2012 a Palazzo Incontro vedrà protagonisti ventidue artisti e undici poesie, proprio per sottolineare l’eclettismo di quel grande personaggio che è stato scrittore, regista e soprattutto poeta.
Michela Zanarella, Trame annegate (Pier Paolo Pasolini). Una poesia dedicata da Michela Zanarella al Poeta nel giorno in cui si commemora la sua morte.
Fabrizio Gifuni - «'na specie de cadavere lunghissimo». - Da un'idea di Fabrizio Gifuni, regia di Giuseppe Bertolucci (2006). - Con due scritti, di Fabrizio Gifuni e di Giuseppe Bertolucci.
Omaggio a Pasolini, di Roberto Di Molfetta. – Si tratta di un video prodotto il 21 febbraio 2012 da Roberto Di Molfetta.
Idroscalo '75, una poesia di di Angela Molteni.
La commemorazione di Pier Paolo Pasolini all’Idroscalo di Ostia, al Giardino letterario dedicato all’artista scomparso 37 anni fa. La cerimonia, organizzata dai I Parchi Letterari® Pier Paolo Pasolini / Centro habitat mediterraneo Lipu di Ostia e dall'artista Mario Rosati.
In memoria di te. Pier Paolo Pasolini & video di Luigia Sorrentino.
PPP, di Dale Zaccaria. - In L’anima e la notte della poesia ed altri versi, di Dale Zaccaria
Galassia Arte Ed., settembre 2012. La dedica di questo sua ultima raccolta di poesie è "A Pier Paolo Pasolini, alla sua anima in giro per il mondo".
Pasolini, da "Ciasarsa" all'inferno, di Paolo Steffan. - Alla memoria di Pier Paolo Pasolini e, con affetto, alla Compagna Angela, alla quale l'affido e con la quale mi scuso per qualche eventuale incoerenza del testo, che ho avuto poco tempo per comporre. 2 novembre 2012. Ho da tempo oramai, di fatto da alcuni anni, il desiderio di realizzare qualche - seppure amatoriale - servizio fotografico nelle aree geografìche della giovinezza pasoliniana, per poi donarne ad Angela un'antologia in forma di "poemetto fotografico" (pratica quest'ultima che fu del Pasolini de La Divina Mimesis). Tuttavia, neppure in quest'ultimo anno - malgrado sia passato ben due volte alla tomba del poeta - ho seriamente posto le basi del mio progetto, che demando necessariamente ad un futuro che auspico essere prossimo.
«Tre mesi dopo la morte di Pier Paolo, la sua e mia grande amica Elsa Morante scrisse una poesia a lui dedicata che non è mai stata pubblicata e mi pare male che non lo sia: è bellissimo, è importante sapere come Elsa vedeva Pier Paolo. Il mio omaggio a Elsa e a Pier Paolo, con voi» (Enrique Irazoqui). - Un ringraziamento a Enrique Irazoqui - l'indimenticabile protagonista del Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini - che ha scelto, proprio nell'anniversario della tragica scomparsa di Pasolini, di rendere nota questa splendida poesia di Elsa Morante: A P. P. P. In nessun posto, di Elsa Morante.
Silvio Parrello ricorda Pier Paolo Pasolini con alcune sue poesie. - Si mostra serio sulla soglia del suo “Scrittoio” a Donna Olimpia l'amico P.P.P., come ama definirsi, Parrello Pittore Poeta o Pecetto Pittore Poeta. P.P.P. come Pier Paolo Pasolini: la ragione della sua vita. Lo “Scrittoio” è la “vecchia bottega” del padre calzolaio (Giuseppe) che lavorava con la pece, regalando a suo figlio il soprannome di Pecetto, e che univa, al suo nobile mestiere, la gloriosa provenienza dal mondo partigiano che lo portò ad essere un confinato politico a Ventotene, insieme a Sandro Pertini e a molti altri antifascisti. Una sua foto discreta si nota su una parete di questo mondo di creazioni, di storia e di colore che trasuda vita, emozione, arte e sentimento. Tra berretti sospesi, tavolozze, colori e manifesti, appaiono i suoi tanti quadri dalle ingenue, astruse pennellate che rapiscono il tuo sguardo con il loro infinito, leggero, iridescente movimento che, come vento, ti porta in alto, a volare libero “come un uccello nel cielo”. Tante sono le foto di Pier Paolo, tanti i libri suoi o su di lui, notevole è la raccolta di documenti, articoli e ricordi, vasta e intensa quanto la passione e l'amore che questo combattente pone nella divulgazione della vita e dell'opera del grande artista friulano.
Lampi, di Emanuele Di Marco, 2 novembre 2012. - Caro Pier Paolo, / all’inizio dell’autunno / sono venuto a trovarti / nel tuo piccolo parco / della memoria / assediato dall’abominio / neocapitalista / che sta diventando / l’Idroscalo / di Ostia. / ...
Commemorazione del 2 novembre 2012. Parco Letterario Pier Paolo Pasolini. Testo e foto di Grazia Gasparro e Massimo Mancini. - Il 2 novembre 2012 all’Idroscalo di Ostia in occasione del 37° anniversario della tragica scomparsa di Pier Paolo Pasolini, si è svolta la commemorazione presso il Parco Letterario a lui dedicato, organizzata dai I Parchi Letterari® Pier Paolo Pasolini / Centro Habitat Mediterraneo Lipu di Ostia e dall'artista Mario Rosati. I vividi colori del giardino, del sole e del cielo terso sono stati la giusta ambientazione per il ricordo del Poeta da parte dei suoi sinceri estimatori e amici; un incontro spontaneo, libero da ogni protocollo e dalla presenza ufficiale di autorità. Una galleria fotografica.
Frocio e basta, di Carla Benedetti e Giovanni Giovannetti. - Il libro di Carla Benedetti e Giovanni Giovannetti, uscito il 24 ottobre scorso nella collana Fiammiferi pubblicata da effigie, fa il punto su ciò che oggi sappiamo dell'omicidio di Pasolini, svolgendo un lavoro preciso e ragionato di controinformazione. Nella prima parte, scritta da Carla Benedetti, si parla anche delle ambigue reazioni all'omicidio di una parte della cultura italiana, che ha finito per farsi involontariamente complice di un depistaggio. Il torbido scenario sessuale prospettato dalla versione ufficiale del delitto, probabilmente uno scenario di copertura, pieno di contraddizioni e di lacune, ha infatti affascinato per decenni diversi letterati, che vi hanno costruito su un'infinità di ricami esegetici (la "bella morte " del poeta omosessuale, la "morte sacrificale", la "sacra follia" che lo portò nelle braccia dell'assassino!).
Frocio e basta, di Carla Benedetti e Giovanni Giovannetti. – Unio stralcio dal libro, per gentile concessione degli Autori.
Pasolini e la musica nei suoi film. "Teorema", da Roberto Calabretto, Pasolini e la musica, "cinemazero" 1999. - Il Requiem di Mozart, la musica dodecafonica, il jazz commentano la crisi della classe borghese e la sua fine. La colonna sonora di Teorema, affidata alla consolidata esperienza di Ennio Morricone, nel fare ricorso a questo genere di musica rappresenta una novità nell'universo musicale pasoliniano che aveva sempre guardato con distacco alle avanguardie. La scelta si rivela però in perfetta consonanza con la natura del film e offre un motivo d'interesse nel presentarci Morricone «in una veste del tutto insolita, optando per un linguaggio più o meno orientato in senso contemporaneo».
Appunti sugli Anni Cinquanta. Fortini e Pasolini: due scomodi compagni di strada, di Maurizio d’Adamo. - L'ospite ingrato. Centro Studi Franco Fortini. - Per più di dieci inverni, a ridosso degli anni Cinquanta e Sessanta, due intellettuali, Franco Fortini e Pier Paolo Pasolini, hanno condiviso un cammino comune. Tra il 1954 e il 1968 questi due uomini straordinari hanno potuto ascoltare, con il fine udito dei poeti, lo scricchiolio di una società millenaria che andava in pezzi e il rumore assordante e caotico della nuova modernità.
Versuta: Pasolini e Pina Kalč. - «Aveva trent'anni ma pareva una giovinetta. Magra, incolore, coi capelli selvaggi benché radi... Era sana, agile: parlava come una fanciulla. La conobbi nel febbraio del '43. Subito dopo mi divenne necessaria per il suo violino: mi suonò dapprima il moto perpetuo di Novacek [Janácek] che divenne quasi un motivo del nostro incontro, e si ripeté in molte occasioni. La ricordo perfettamente nell'atto di suonarlo, con la gonna blu e la camicetta chiara» (Pier Paolo Pasolini).
Pasolini, De Mauro e la morte di Mattei, di “sconfinamenti” (Giovanni Giovannetti). - Il 27 ottobre 2012 cade il cinquantesimo anniversario dell’uccisione di Enrico Mattei, precipitato con il suo aereo nelle campagne di Bascapè, in provincia di Pavia, mentre faceva ritorno a Milano da Catania, luogo dove – come ha potuto accertare l’inchiesta del giudice pavese Vincenzo Calia – l’aereo aveva subito un sabotaggio. Della morte del presidente dell’Eni e relativi mandanti, negli anni successivi si sono occupati fra gli altri il giornalista Mauro De Mauro e Pier Paolo Pasolini, trovando a loro volta la morte. In Frocio e Basta (edizioni effigie, in libreria dal 24 ottobre 2012) Carla Benedetti e Giovanni Giovannetti provano a collegare fra loro i fili interrotti di questa scia di sangue, il crepuscolo che prelude alla notte repubblicana.
Giovanna Marini: "Allora non avevo mai visto Pasolini". - L'antologia di Giovanna Marini, Cantata per Pier Paolo Pasolini , dedicata a Pasolini è di una bellezza rilevante. L'incontro della cantautrice romana con la poesia di Pasolini tocca infatti momenti d'eccezionale intensità che vanno ben al di là della semplice messa in musica di un testo e si rivelano invece lettura dell'universo del poeta, dalla Marini colto nella sua profondità e poi offerto musicalmente con efficacia e bravura.
Mutazione degli strumenti intellettuali: l’industria culturale di Fortini e l’industria cinematografica di Pasolini, di Roberta Cordisco. - L'ospite ingrato. Centro Studi Franco Fortini. - Durante gli anni del boom economico e della rivoluzione dei consumi Pasolini e Fortini ne hanno inquadrato gli effetti nelle ormai note categorie di “mutazione antropologica” e “surrealismo di massa”. Spesso si è discusso sulle ripercussioni che il moderno capitalismo ha avuto in ambito sociale ma è interessante, sempre attraverso questi due autori, esaminare il problema da un’altra prospettiva, ossia quella che si sofferma a riflettere sugli sconvolgimenti che la mutazione ha operato anche all’interno della produzione culturale e del lavoro intellettuale.
Pasolini, una lezione da non dimenticare, di Luigi Milani, 2 novembre 2012. - Sono giorni bui, questi, per questa nostra Italia, una nazione impoverita, affannata, disillusa dal triste spettacolo da Basso Impero offerto dalla nostra classe politica. […] E dunque viene davvero da temere che avesse ragione lui, il grande Pier Paolo Pasolini. Intellettuale “eretico”, poeta, scrittore, giornalista, regista, negli ultimi anni anche e soprattutto polemista acceso. Come non ricordare, ad esempio, la celebre invettiva-denuncia che lanciò dalle pagine del Corriere della Sera poco prima della sua morte, Io so?
Pasolini e il Friuli. Ecco la mostra, di Danilo De Marco. - Il fotografo Danilo De Marco racconta le origini degli scatti sulle tracce del poeta di Casarsa, dei suoi luoghi e dei suoi amici.
Dieci candeline per il MittelCinemaFest. Il cinema italiano a Bratislava il 19-26 novembre 2012, di Marco Gerbi. - Il festival itinerante MittelCinemaFest, che quest’anno è arrivato al traguardo della X edizione, coinvolgendo Bratislava, Budapest e Cracovia tra film, musica ed eventi che hanno come comune denominatore la grande tradizione cinematografica italiana. Italia, per chi ama i film d’autore, fa subito venire alla mente La dolce vita di Fellini, il Neorealismo, Sofia Loren, Marcello Mastroianni o registi del calibro di Visconti, Rossellini o Pasolini. E proprio a Pasolini è dedicata l’apertura, a Bratislava, del MittelCinemaFest 2012.
«Avanza un corteo: è la Callas», in Pasolini e la musica, di Roberto Calabretto, "Cinemazero" 1999. - "Mio caro, ti scrivo dalle nuvole che mi sembrano un bel tappeto, così dolce che ci si potrebbe camminare sopra [...] Noi siamo molto legati spiritualmente, come raramente è concesso di esserlo." (Maria Callas, in una lettera a Pier Paolo Pasolini).
Praga ricorda Pasolini all'Istituto Italiano di Cultura, di Tomáš Matras. - Il 24 ottobre 2012 e stata organizzata la Tavola Rotonda su Pier Paolo Pasolini, gentilmente ospitata dall'Istituto Italiano di Cultura di Praga nella Cappella barocca che fa parte del palazzo in cui ha sede l'Istituto praghese. Con la presenza degli Ambasciatori di Italia, Albania e Svizzera nonché di tutti i rappresentanti dell Istituto Italiano di Cultura di Praga, la serata italo-ceca su Pasolini e stata il primo evento ufficiale e di grande importanza nella Repubblica Ceca, sulla figura dello scrittore-regista.
Su Roberto Roversi, di Matteo Marchesini, "Lo straniero" 29 ottobre 2012. - C’è un testo di Stefano Benni che descrive dei “giovani poeti” inghiottiti in un buco aperto tra i portici di Bologna. Quando ne escono sono trasfigurati, e gridano al sole i loro versi. Questo “buco” è stato, per decenni, la libreria antiquaria Palmaverde, che Roberto Roversi gestiva con sua moglie Elena: un luogo dove molte generazioni di aspiranti scrittori, o anche soltanto di lettori inquieti e consapevoli, hanno trovato un indiscriminato ascolto…
Tracce del Novecento, di Laura Vicenzi. - Venerdì 9 novembre 2012 alla Biblioteca civica di Bassano due appuntamenti dedicati al Novecento italiano. Prenderà poi il via il ciclo di incontri intitolato “Sulle tracce del Novecento letterario italiano”. Gli appuntamenti animeranno la Biblioteca per l’intero mese di novembre e sono stati organizzati in concomitanza con la mostra “Novecento Italiano. Passione e collezionismo” ospitata nelle sale del Museo civico. La rassegna crea un percorso di approfondimento di parte della letteratura italiana del ‘900, le tappe sono dedicate a quattro famosi scrittori: Pier Paolo Pasolini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Primo Levi ed Eugenio Montale.
Pasolini, la città di Ostia ricorda l'uomo e il poeta. Sabato 10 novembre, ore 17.00 in Piazza Anco Marzio ad Ostia, per commemorare il grande intellettuale Pier Paolo Pasolini saranno proiettati stralci del film di Pier Paolo Pasolini e Paolo Brunatto “Pasolini e... la forma della città”, del 1973, durante la tavola rotonda, coordinata da “Mare in Vista”, sul tema tratto dall'editoriale pasoliniano “Perché il Processo”.
A Fano l'"Agamennone" di Eschilo nella traduzione di Pier Paolo Pasolini. Mercoledì 14 e giovedì 15 novembre 2012, al Teatro della Fortuna di Fano.
Alì dagli Occhi Azzurri. Una profezia di Pier Paolo Pasolini, di Peter Kammerer. - La figura di Ali dagli Occhi Azzurri è una figura emblematica per il Pasolini degli anni 1962-1965, impegnato in una riflessione esistenziale sul rapporto tra Nord e Sud e fra cristianesimo e marxismo. Per Pasolini le due questioni si incrociano e il punto focale della sua analisi poetica, la poesia Profezia è scritta in modo da formare una croce.
Claudio Rampini: commento a Il pianto della scavatrice di Pier Paolo Pasolini, in Le ceneri di Gramsci. In Pasolini. Tutte le poesie, Meridiani Mondadori, Milano 2003. - A che serve l’aver amato e l’aver conosciuto? A niente, quel che conta è l’amare e il conoscere al presente: un amore vissuto nel ricordo e l’anima imprigionata nel rimpianto più non vola. Nell’aria ancora vibrante di calore la notte è calata con i suoi incanti, tra le anse del Tevere e le luci discrete della città che appare come sopita, sento ancora gli echi della vita convulsa di ogni giorno, un pulsare continuo fatto di misteri, delusioni e povertà che umilia corpi ed anime. Stimoli di una realtà che oggi rifiuto, ma che fino a ieri sono stati la mia ragione d’esistere. Mi dirigo annoiato e distratto verso casa...
Gennariello, in Lettere luterane di Pier Paolo Pasolini. In Pasolini. Saggi sulla politica e sulla società, Meridiani Mondadori, Milano 1999. Due brani: I ragazzi sono conformisti due volte, del 15 maggio 1975 e Vivono, ma dovrebbero essere morti del 22 maggio 1975.
A Roma si rilegge “Petrolio” di Pasolini. Ad alta voce.– Leggere insieme le quasi 600 pagine di “Petrolio” di Pier Paolo Pasolini: una lettura collettiva lunga 36 giorni, fatta poche pagine per volta, affidandosi alle voci più disparate. Accade a Roma dal 17 novembre al 22 dicembre 2012, tutte le sere alle 20.30, negli spazi di Angelo Mai Altrove Occupato, Roma, Viale delle Terme di Caracalla, 55a. “Di fronte a questo romanzo prima ancora della sapienza è necessario il desiderio di ascoltare, di capire”, scrivono gli organizzatori della manifestazione, citando una frase dello stesso Pasolini…
Progetto 2012, Centro Studi Pier Paolo Pasolini / Casarsa della Delizia. - Pasolini e il Friuli, immagini e parole: venerdì 16 novembre / sabato 17 novembre 2012 Convegno di studi “Pasolini, Il Friuli, La poesia” a cura di Giampaolo Borghello, Angela Felice e Gian Paolo Gri.
Mostra “La perduta gioventù”, fotografie di Danilo De Marco. Centro Studi Pier Paolo Pasolini Casarsa della Delizia (PN), dal 16 novembre 2012 al 5 maggio 2013.
La disobbedienza. Omaggio a Laura Betti, a Casalecchio di Reno sabato 17 Novembre 2012 - Ore 21,00, Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno (BO). - Casalecchio ricorda Laura Betti, attrice, cantante, scrittrice con un reading teatrale su suoi scritti editi e inediti, canzoni, interviste e testimonianze. Un reading teatrale in cui si intrecceranno scritti editi e inediti, canzoni, interviste e testimonianze di Laura Betti, attrice, cantante e scrittrice nata a Casalecchio di Reno nel 1934 e scomparsa nel 2004.
«La Chiesa non ha paura del cinema», di Mauro Pianta. - Intervista con mons. Viganò, docente e critico cinematografico. Hollywood sbatte le porte in faccia a Jim Caviezel «Forse non è un grande attore»…
Serata per Pasolini a Castiglioncello. Carla Benedetti - "Il Primo Amore". - Come nelle antiche tragedie, le immagini di repertorio che Pasolini ha montato nel film “La rabbia”, tratte dai cinegiornali, portano in scena i drammi e le sofferenze del suo e del nostro tempo. Mercoledì 7 novembre 2012 , ore 21.30, al Cinema Castiglioncello, sono stati proiettati La rabbia e Che cosa sono le nuvole? di Pier Paolo Pasolini. Introduzione e dibattito a cura di Carla Benedetti.
Pier Paolo Pasolini. Una morale eretica. - Giornate di studio, 22-23 novembre 2012 - 8,30-18,00, Roma, Palazzo Valentini, via IV novembre 119/a, Sala Peppino Impastato. Con il patrocinio della Provincia di Roma.
Pier Paolo Pasolini, da "Perché il processo", «Corriere della Sera», 28 settembre 1975. - [...] Che cosa è necessario sapere, o meglio, che cosa i cittadini italiani vogliono sapere, affinché i prossimi dieci anni della loro vita non siano loro sottratti (come è stato per gli ultimi dieci )? Ripeterò ancora una volta la litania magari a costo di fare, a dispetto della virtù, del mero esercizio accademico. I cittadini italiani vogliono consapevolmente sapere perché in questi dieci anni di cosiddetto benessere si è speso in tutto fuorché nei servizi pubblici di prima necessità: ospedali, scuole, asili, ospizi, verde pubblico, beni naturali cioè culturali…
Da Trasumanar e organizzar di Pier Paolo Pasolini, Garzanti, Milano 1971. - La poesia della tradizione. Oh generazione sfortunata! / Cosa succederà domani, se tale classe dirigente - / quando furono alle prime armi / non conobbero la poesia della tradizione / ne fecero un'esperienza infelice perché senza / sorriso realistico gli fu inaccessibile / e anche per quel poco che la conobbero, dovevano dimostrare / di voler conoscerla sì ma con distacco, fuori dal gioco. [...]
Appunti per un romanzo sull'immondizia, di Pier Paolo Pasolini. – “Come si fa a non amare Pasolini” ha titolato Mimmo Calopresti un filmato che è stato presentato nella sezione Forum del Festival di Berlino 2006. Avevano tutti contro: i partiti politici li ignoravano, i sindacati erano frammentati, i cittadini li affrontavano con disprezzo, la stampa li attaccava, erano i pària della nostra società, lavorando in condizioni disumane. I netturbini, correva il 1970, erano finalmente sul piede di guerra: il 24 aprile promossero tre giorni di sciopero nazionale, col 70% di adesione e una campagna di sensibilizzazione che attraversò le grandi città italiane.
Dialoghi con i lettori. Da "II caos" sul «Tempo». Pier Paolo Pasolini: per una polizia democratica n. 52, 21 dicembre 1968. - Facciamo un'ipotesi assurda: il Movimento Studentesco prende il potere in Italia. Pragmaticamente, certo: senza averlo preventivato: per puro impeto o ardore ideologico, per puro idealismo giovanile ecc. ecc. Bisogna «agire prima di pensare»: dunque... agendo può succedere tutto. Bene. Il Movimento Studentesco è al potere: essere al potere significa disporre degli strumenti del potere. Il più vistoso, spettacolare e persuasivo strumento del potere è la polizia. Il Movimento Studentesco, quindi, si troverebbe a disporre della polizia. Cosa ne farebbe? La abolirebbe? […]
Pasolini. I ragazzi di Casarsa ricordano Pier Paolo, il buon maestro, di Marco Cicala, foto di Danilo De Marco. - La perduta gioventù friulana per cui PPP era «quello che insegnava a leggere e a scrivere», raccontata com'è oggi da una mostra, che spiega perché, per loro, non fu mai un cattivo maestro.
Pasolini e la crisi, di Pasquale Misuraca. - Ho pubblicato su ‘Alias’, supplemento culturale del quotidiano ‘il manifesto’, sabato 12 maggio 2012, un ‘fulmine’ sul contributo di Pasolini alla conoscenza della crisi che stiamo vivendo… Gennaio è stato il mese di Buster Keaton, febbraio di Kafka, marzo di Gramsci, aprile è, naturalmente, il mese di Pasolini: “Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile.” Cosa ha da dire, a te, a me, Pasolini - sulla crisi che stiamo vivendo?
La Biblioteca Nazionale celebra Elsa Morante nell'anno del centenario. - Sono esposti documenti inediti come i manoscritti dei romanzi incompiuti 'Nerina' (1950) e 'Senza i conforti della religione '(1958-1961); le poesie contenute nel 'Quaderno di Narciso' (1943-1945), altri componimenti poetici rinvenuti tra le carte sciolte, come la poesia per la morte di Pier Paolo Pasolini e quella, appassionata, scritta per Luchino Visconti, come dono per il capodanno del 1952. E molto altro ancora…
Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini. Recensione di Davide De Lucca, Ondacinema. - Chi è Pasolini nel 1962? E' l'intellettuale (scrittore, poeta, saggista) che l'anno prima ha esordito nel cinema con "Accattone" dopo diverse collaborazioni come sceneggiatore dal 1954. E' già stato espulso dal Pci con l'"accusa" di omosessualità, ed è già stato processato (e assolto) per le "oscenità" del suo primo romanzo, "Ragazzi di vita".
Pier Paolo Pasolini, Scritti corsari. - 10 giugno 1974. Studio sulla rivoluzione antropologica in Italia (Sul «Corriere della sera» col titolo «Gli italiani non sono più quelli»). Con una mia premessa. «Siamo nel 1974: l’anno del referendum sulla legge per il divorzio. Il primo intervento di Pasolini esce sul “Corriere della Sera” nei mesi che precedettero il referendum del 1974 [P.P. Pasolini, Previsione della vittoria al "referendum", in "Il Mondo", 28 marzo 1974, poi in Scritti corsari. Una proposta di legge molto moderata sul divorzio era stata per la prima volta presentata nel 1965 dal socialista Loris Fortuna. Nel 1970 il divorzio diventa legge dello Stato, sottoposta poi, il 12 maggio 1974, a un referendum abrogativo il cui risultato fu il seguente: 59,1% no, 40,9% sì, (cfr. W. Siti e S. De Laude, Pier Paolo Pasolini: Saggi sulla politica e sulla società, p. 1763)]…
"Pasolini, la verità nascosta", un film di Federico Bruno. Il giorno 5 dicembre 2012 ore 20.00, presso la Casa del Cinema, Largo Marcello Mastroianni, 1 – Roma vi sarà la presentazione del film: proiezione privata a inviti patrocinata dalla Regione Lazio.
Umbrialibri 2012, la letteratura come anima dell'Italia, di Roberto Russo. - Le prime due settimane di novembre in Umbria sono state all’insegna della cultura. Come ogni anno, infatti, si è svolta Umbrialibri la mostra mercato dell’editoria umbra, che è stata occasione per incontri, confronti, reading e altri eventi culturali che ruotavano intorno al mondo del libro. Lo stato degli italiani è il tema della manifestazione e la domanda: “Può esistere uno stato senza letteratura” è stato il filo rosso che, in vari modi, ha unito gli eventi. Come testimonial di questo stato letterario sono state scelte alcune figure del nostro patrimonio culturale: Dante Alighieri, Niccolò Machiavelli, Giacomo Leopardi, Elsa Morante, Pier Paolo Pasolini.
La passione di Laura, di Paolo Petrucci- Il 22.11.2012 e il 2/12/2012. - Il documentario alterna materiale d’archivio a racconti di amici: Bernardo Bertolucci ricorda Laura in Novecento e ricostruisce una sequenza tagliata al montaggio di Ultimo tango a Parigi, Giacomo Marramao e Walter Siti si soffermano sul rapporto con Pier Paolo Pasolini, Francesca Archibugi ricorda un’amica preziosa, Michelle Kokosowski e Jack Lang il fortunato e ricambiato amore per la Francia, Piero Tosi e Paolo Poli la giovinezza, Pasquale Plastino l’avventura da regista, Jacqueline Risset l’essere donna, Valentino Parlato la passione civile, Gianfranco Capitta il teatro, Renato Nicolini il rapporto difficile con le istituzioni, Filippo Crivelli la cantante. Punti di vista che cercano di ricomporre la figura di Laura Betti, artista eccezionale, insolita e contraddittoria.
Ancora Sulla Mostra Di Roma: PPP. Una polemica inversa. Omaggio a Pier Paolo Pasolini. - Palazzo Incontro, via dei Prefetti 22, Roma (dal martedì alla domenica dalle ore 11 alle 18, ingresso gratuito). - Ventidue artisti, undici poesie, una mostra. PPP. Una polemica inversa è il tentativo di rendere omaggio, attraverso la comunione fra poesia e arte, alla figura di uno fra i più grandi intellettuali del novecento europeo: Pier Paolo Pasolini.
Pasolini e Moravia l'amicizia di una vita. - Pier Paolo Pasolini e Alberto Moravia. Così diversi, così profondamente amici per tutta la vita. A lato e nell'ambito della mostra d'arte contemporanea "PPP. Una polemica inversa. Omaggio a Pier Paolo Pasolini" (allestita nei piani superiori di Palazzo Incontro fino al 9 dicembre, ingresso libero), in collaborazione con il Fondo Alberto Moravia, si promuove l'incontro sul tema "Pasolini e Moravia. L'amicizia di una vita". Se ne parlerà mercoledì 28 novembre 2012 a Palazzo Incontro.
Canzone per Pier Paolo Pasolini, di Pino Bertelli. - E ti ricordo amico / dal sorriso triste / e gli occhi di luna / buttati sul mare / Quando parlavi di sogni / e tremavi d'amore / nelle periferie delle città / in quelle estati corsare / [...] - Con uno stralcio dal libro di Pino Bertelli, Pier Paolo Pasolini. Il diavolo in corpo. Atti impuri di un eretico, Edizioni Libreria Croce, Roma 2001.
L'Inferno di Pasolini. Letture dantesche. Poesia e Poeti. Puglia Teatro. - Sabato 24 novembre, alle ore 18,30, presso L’Eccezione, Cultura e Spettacolo di Puglia Teatro, a Bari, in Via Indipendenza 75, all’interno della 38a stagione artistica di Puglia Teatro, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, dalla Regione Puglia, dall’Università e dal Comune di Bari, dalla SIAD – Società Italiana Autori Drammatici di Roma, si è inaugurato il nuovo ciclo di Incontri-spettacolo: “Letture dantesche – Poesia e Poeti” a cura di Daniele Maria Pegorari. Questo primo incontro è dedicato a “L’Inferno e Pier Paolo Pasolini”.
Pier Paolo Pasolini al MoMA. Il tributo di New York. - Pier Paolo Pasolini December 13, 2012–January 7, 2013. - Pier Paolo Pasolini: il poeta, il pensatore, lo scrittore, il regista e l’autore d’immagini dalla forza impressionante incontra il pubblico di New York grazie ad una collaborazione tra il Museum of Modern Art, l’Istituto Luce, il Fondo Pier Paolo Pasolini-Cineteca di Bologna e la “benedizione” del ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’accostamento di Pasolini, il marxista, alla capitale del mondo ricco sembra insolito ancora oggi, eppure un precedente straordinario e ben documentato c’è, era il 1966 Pasolini si recò a New York per il festival cinematografico, davano due suoi film e si sentì in dovere di esserci. Oriana Fallaci lo intervistò per l’Europeo, in quella che resta una straordinaria testimonianza del modo d’essere di Pasolini, del suo cercare l’umanità dove il senso comune rifugge e resta, all’artista, l’inesauribile voglia di capire.
Pasolini e la "mutazione antropologica". Video-lezione di Federico Sollazzo. - Se noi vogliamo comprendere un fenomeno, l’unica possibilità che abbiamo di comprenderlo è penetrare questo fenomeno. Non si può comprendere dall’esterno. Questo è uno degli errori, o degli orrori, della mentalità scientifica, il fatto che l’osservatore, lo scienziato, è sempre esterno, è sempre impersonale, è sempre oggettivo. No!, se si vuole comprendere un fenomeno si deve penetrare quel fenomeno, ci si deve sporcare le mani con quel fenomeno, si deve rischiare di morire con quel fenomeno… (Federico Sollazzo)
Pasolini e lo sport. Ciclismo: dialogo con Vittorio Adorni a "Processo alla tappa" (1969). - Nel 1969, durante una trasmissione del Processo alla tappa di Sergio Zavoli nacque una singolare ma fervida amicizia tra uno scrittore, Pier Paolo Pasolini, e un ciclista, Vittorio Adorni. Era un`epoca in cui - come ci mostra il filmato - per commentare il Giro d`Italia venivano convocati in studio intellettuali come Pasolini e Giuseppe Berto, Alberto Bevilacqua e Indro Montanelli.
Fano: Teatro della Fortuna. Applausi e consensi per l’Agamennone di Pietro Conversano
19 novembre 2012 - Grande successo per Agamennonedi Eschilo, nella traduzione di Pier Paolo Pasolini, diretto e interpretato da Pietro Conversano, attore e regista pugliese ormai fanese d’adozione, assistente e collaboratore del grande Maestro del teatro italiano Orazio Costa. Conversano ha diretto il capolavoro di Eschilo con rigore ed essenzialità, permettendo alla parola di emergere con tutta la sua forza e intensità, diventando la vera protagonista della scena.
Ma la Bellezza è Bellezza. ‘La Guinea’ di Pier Paolo Pasolini. - Il poemetto, tratto da Poesia in forma di rosa, è dedicato da Pasolini all'amico poeta Attilio Bertolucci: di qui i riferimenti a Casarola, dove Bertolucci visse per lunghi periodi, soprattutto d'estate, fino agli ultimi anni. La lettura radiofonica d’autore offerta dal video risale al 1962 (come del resto la prima pubblicazione del poemetto, avvenuta nella rivista parmense «Palatina») e presenta varianti rispetto al testo apparso due anni dopo in volume. "La Guinea" di Pier Paolo Pasolini, video di Angela Molteni.
La traccia dell'intervento di Tomáš Matras alla iniziativa dell'Istituto Italiano di Cultura di Praga del 24 ottobre 2012. - Pier Paolo Pasolini v Česku, Autor článku: Tomáš Matras - 16.10.2012. - Co do dnešní doby zůstává z Piera Paola Pasoliniho v Česku? Proč ho jedna skupina lidí nenávidí a ta druhá, stejně velká, miluje? Proč je většinové společnosti lhostejný? Jaké jsou důvody těchto postojů? Co všechno nám stihl Pasolini předat a kdy budeme moci říct, že jsme na správné cestě myšlenkově zpracovat jeho život a dílo v rozsahu, na jaký bychom si u této osobnosti troufli? Jeden americký komik kdysi prohlásil: „Do problémů nás nedostávají věci, které víme, ale věci, o kterých se domníváme, že je víme.“ Co ovšem v České republice víme o životě a díle autora? …
Pier Paolo Pasolini nella Repubblica Ceca, Autore: Tomáš Matras – 16.10.2012 . - Cosa è presente finora di Pier Paolo Pasolini nella Repubblica Ceca? Perché alcuni lo odiano e altri lo amano? Perché la società tradizionale è indifferente? Quali sono le ragioni di questi atteggiamenti? Ciò che è riuscito a passare di Pasolini e quando si potrà dire che siamo sulla strada giusta per gestire la conoscenza della sua vita e del suo lavoro dal momento che ci siamo avventurati a studiare una tale personalità? Un comico americano una volta disse: "Per i problemi che abbiamo non si possono applicare soluzioni già conosciute, ma le cose che pensiamo le conosciamo". Nella Repubblica Ceca, però, si conoscono la vita e l'opera dello scrittore? …
Il corpo come riscatto dalla borghesia: il Teorema di Pasolini. - Teorema nacque come dramma teatrale nel 1965 ma divenne un romanzo e un opera cinematografica nel 1968. In questo film, l'autore simboleggia il proprio giudizio negativo dell'individualismo a cui la vita, in stile borghese, richiede e conduce. La simbologia di questa chiusura in sé passa attraverso il corpo, un corpo snaturato, fattosi oggetto in chi si è abituato a vivere le consuetudini di questa noiosa società consumistica. Ma attraverso il corpo passa anche il riscatto. Ed è proprio quello che è venuto a portare Angelo (nome più appropriato...), un ragazzo bello e gentile ma anche riservato e assorto, fuori dalle consuetudini e che sta tutto il tempo a leggere (non a caso) Rimbaud.
Pasolini, un profeta del passato e una guida per il futuro, di Andrea Vosilla. - “Pier Paolo Pasolini non è soltanto un profeta del passato, ma anche grande punto di riferimento per costruire un futuro diverso”. Ad affermare ciò è Giulio Milani, direttore editoriale di Transeuropa Edizioni, durante la presentazione della “Divina Mimesis” di Pasolini alla Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria. L'opera incompiuta del celebre scrittore viene adesso riproposta da Transeuropa in versione e-book, edizione cartacea e, sul sito di Inaudita, con contenuti extra (il documentario “Pasolini, l'incontro” e un confronto inedito fra Carla Benedetti e Antonio Tricomi sull'opera pasoliniana).
Quelle immagini "imposte", Lisbeth Salander - 20 novembre 2012. - "Le parole che cadono dal video sono sempre antidemocratiche" diceva in quest'intervista Pier Paolo Pasolini a Enzo Biagi. Era il 1971. Lui che sosteneva il carattere, per natura, autoritario della televisione si mostrava limpidamente pessimista di fronte a un Biagi che cercava di estorcergli una speranza: "Lei non ha speranze?", gli domanda a un certo punto il giornalista. E per tutta risposta, Pasolini gli risponde: "Non ho speranze, vivo giorno per giorno, non ho più quelle speranze che sono alibi".
Le Ceneri di Pasolini, di Pasquale Misuraca. - Tre parole sul film-documentario: 1. Emile Fallaux, Rotterdam International Filmfestival 1994; 2. Lietta Tornabuoni, L’Espresso 25 febbraio 1994; 3. Dichiarazione dell'autore al Festival di Torino 1993. – 1. Lirico ed affascinante documentario su Pier Paolo Pasolini, sicuramente il più idiosincratico fra i cineasti italiani. Il film include alcuni frammenti accuratamente scelti dalla sua opera e molte interviste con lo sferzante e mordace maestro, riportate alla luce dagli archivi televisivi italiani. Pasquale Misuraca vede il film come un autoritratto di Pasolini. Il materiale meticolosamente raccolto è organizzato secondo le idee filosofiche, cinematografiche e politiche dello stesso Pasolini…
"Pagine corsare", blog dedicato a Pier Paolo Pasolini - Autrice e curatrice: Angela Molteni Autori associati: Claudio Rampini, Marco Taffi, Alessandro Barbato
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